Questa Giornata mondiale della polio è una celebrazione– due dei tre ceppi del poliovirus selvaggio sono stati eradicati

24 ottobre 2019 – Oggi, Giornata mondiale della polio, una commissione indipendente di esperti ha affermato conclusivamente che il poliovirus selvaggio di tipo 3 (WPV3) è stato eradicato in tutto il mondo. Dopo l’eradicazione del vaiolo e del poliovirus selvaggio di tipo 2, questa è una conquista storica per l’umanità. 

Il presidente del Consiglio di supervisione dell’Iniziativa globale per l’eradicazione della polio (GPEI) e Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato: “La definitiva eradicazione della polio sarà una pietra miliare per la salute globale. L’impegno dei partner e dei Paesi, unito all’innovazione, significa che dei tre sierotipi selvaggi della polio ne rimane uno solo. Noi restiamo pienamente impegnati ad assicurare che siano disponibili tutte le risorse necessarie per eradicare tutti i ceppi del poliovirus. Rivolgiamo un pressante invito a tutte le altre parti interessate e ai nostri partner a mantenere anch’essi la rotta fino al successo finale.”

Ci sono tre specifici ceppi selvaggi, immunologicamente distinti, di poliovirus: il poliovirus selvaggio di tipo 1 (WPV1), il poliovirus selvaggio di tipo 2 (WPV2) e il poliovirus selvaggio di tipo 3 (WPV3). Dal punto di vista dei sintomi, i tre ceppi sono identici, nel senso che tutti causano una paralisi irreversibile e anche la morte. Ma ci sono differenze genetiche e virologiche che fanno di questi tre ceppi tre agenti patogeni separati, che vanno eradicati uno per uno. 

Il ceppo WPV3 è il secondo ceppo di poliovirus a essere stato spazzato via, dopo che l’eradicazione del ceppo WPV2 è stata certificata nel 2015. L’ultimo caso di infezione da ceppo WPV3 è stato individuato nella Nigeria settentrionale, nel 2012. Da allora, la forza e la portata del sistema di sorveglianza globale del programma di eradicazione hanno avuto un ruolo essenziale nel verificare che questo ceppo è realmente scomparso. Gli investimenti in personale qualificato e strumenti innovativi, e in una rete globale di laboratori, hanno contribuito ad accertare che il ceppo WPV3 non esiste più in nessuna parte del mondo, salvo qualche esemplare conservato in condizioni di sicurezza.

In un evento celebrativo tenuto presso la sede centrale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di Ginevra, in Svizzera, il professor David Salisbury, presidente della Commissione indipendente mondiale per la certificazione dell’eradicazione della poliomielite, ha consegnato il certificato ufficiale dell’eradicazione di WPV3 al dottor Adhanom Ghebreyesus. “Il poliovirus selvaggio di tipo 3 è stato eradicato su scala globale”, ha detto il professor Salisbury. “Si tratta di un significativo risultato che deve rinvigorire il processo di eradicazione e rafforza le motivazioni per fare anche l’ultimo passo – l’eradicazione del poliovirus selvaggio di tipo 1. Questo virus rimane in circolazione in due soli paesi, l’Afghanistan e il Pakistan. Non possiamo fermarci adesso: dobbiamo eradicare tutti i rimanenti ceppi di tutti i poliovirus. Buone notizie intanto vengono dall’Africa: il poliovirus selvaggio di tipo 1 non è più stato rilevato nel continente dal 2016, e questo in un quadro di continuo miglioramento della sorveglianza. Malgrado la regione sia colpita da poliovirus circolanti derivati da vaccini, che devono essere urgentemente bloccati, il continente sembra oggi effettivamente libero da tutti i poliovirus di tipo selvaggio; è un risultato di enorme portata.”

L’eradicazione del ceppo WPV3 dimostra che un mondo libero dalla polio è possibile. La chiave del successo sarà che la comunità internazionale che lavora per lo sviluppo continui ad assicurare il suo impegno. A tal fine, nel quadro della Settimana della salute globale di Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti, del novembre 2019, il Forum intitolato Reaching the Last Mile concentrerà l’attenzione internazionale sull’eradicazione delle malattie più letali e darà ai leader mondiali e alle organizzazioni della società civile, e in particolare al Rotary International che è all’origine di questo sforzo, l’opportunità di contribuire all’ultimo tratto dell’eradicazione della polio. Così l’iniziativa GPEI espone, per il 2019–2023, la validità dello sforzo di eradicazione della polio anche come investimento: accanto al risparmio di oltre 27 miliardi di dollari di spese sanitarie già realizzato grazie al lavoro  compiuto a partire dal 1988, un mondo permanentemente libero dalla polio darà, secondo le previsioni, risparmi di spesa cumulativi pari a 14 miliardi di dollari entro il 2050 rispetto a ciò che costerebbe al mondo intero tenere sotto controllo il virus a tempo indeterminato. 

L’iniziativa GPEI è uno sforzo globale pubblico-privato costituito da stati nazionali, alcuni partner (Organizzazione Mondiale Della Sanità, Rotary International, Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti, UNICEF, Fondazione Bill e Melinda Gates) e un vasto insieme di sostenitori a lungo termine

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